Novara, Biella, VCO

4. Asportazione delle risorse agricole e l'estate partigiana

Asportazione delle risorse agricole e l’estate partigiana (giugno- settembre 1944)

L’attività agricola predominante nei territori sotto la giurisdizione della Mk 1021, quella risicola, necessitava un’alta intensità di manodopera in un contesto allora caratterizzato dalla scarsa reperibilità di lavoratori provenienti da altre regioni del centro-Italia. In questo quadro, la richiesta da parte tedesca di arruolare 5.000 lavoratori agricoli nella sola Provincia di Novara per soddisfare “esigenze di mano d’opera …  in Germania”, rappresenta un danno economico potenzialmente enorme per il comparto.

Archivio di Stato di Novara, Gabinetto della Prefettura di Novara, Lettera inviata dal Confederazione Fascista del Lavoratori dell’Agricoltura al Wirtschaftskommando (WikDo), 28/01/1944.

Risposta della Confederazione Fascista del Lavoratori dell’Agricoltura al Wirtschaftskommando in merito alla richiesta di trasferire 5.000 lavoratori agricoli della Provincia di Novara in Germania.

Anche in questo caso, si ha l’immediata reazione del Capo della Provincia di Novara e del Delegato Federale della Confederazione Fascista dei Lavoratori dell’Agricoltura che convince la Mk 1021 a tentare una soluzione di compromesso con il WikDo, meno interessato alle ripercussioni economico-sociali locali rispetto alle esigenze del Reich. Soluzione infine raggiunta nell’ambito di un accordo fra le Organizzazioni Sindacali Nazionali e il competente comando tedesco per il reclutamento di lavoratori agricoli per la Germania, che prevedeva eventuali trasferimenti di lavoratori agricoli “soltanto dopo” aver garantito nelle Provincie interessate “il fabbisogno di manodopera necessario alla cultura del riso.”

Le tensioni sulla scarsità di manodopera agricola si scaricano comunque sui livelli retributivi. Nel rapporto della Militärkommandantur 1021 del giugno 1944 vengono segnalati scioperi, seppur di breve durata, tra le mondine che, anche a seguito di azioni di “sobillazione politica” (come indicato da fonti tedesche), richiedono migliori condizioni complessive di lavoro, a partire da un compenso orario adeguato.

A margine della tematica dei lavoratori, si evincono da più documenti raccolti su questo periodo elementi di tensione nelle provincie di Novara e Vercelli con il comando tedesco in merito alla requisizione di autocarri e cavalli da impiegare sul fronte bellico meridionale, lungo la linea Gotica. Requisizioni che, anche secondo i rapporti della Polizia di Stato, riducevano ulteriormente la “scarsa disponibilità degli animali da lavoro nelle aziende agricole impegnati nelle operazioni di semina delle culture primaverili.” Un grave problema per queste aziende che, oltre essere già in sofferenza per la scarsità di carburanti, subivano la beffa di dover corrispondere un prezzo di cessione dei cavalli requisiti inferiore del 50% a quello di mercato.

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